Kretov Nikolai Nikolaevich: La vita nella "nuvola"

La tecnologia sta avanzando e ora ci è stato offerto un nuovo modo di interagire con il software: i servizi cloud. L'essenza della tecnologia è che il software diventa uno dei servizi del Web. Questo approccio ha lati positivi e negativi. Consideriamoli più in dettaglio.

Cominciamo con gli aspetti positivi. Il principale aspetto positivo è la riduzione dei requisiti per la componente hardware del computer e l'indipendenza dal sistema operativo. Sfortunatamente, è qui che finiscono gli aspetti positivi.

Gli svantaggi di questo approccio sono, in primo luogo, la necessità di connettere tutti i dipendenti alla rete e, di conseguenza, l'installazione di un computer separato come server proxy per filtrare il traffico indesiderato (se non è già installato) o sistemi di controllo parentale (ciao, follia nei nomi) se si tratta di sistemi singoli o piccoli gruppi di lavoro. Inoltre, come spesso accade nei casi di transizione alle nuove tecnologie, sarà necessario impegnarsi nell'istruzione tra i dipendenti e, come dimostra la pratica, l'innovazione è percepita in modo schiacciante con ostilità. Inoltre, non bisogna dimenticare che la maggior parte dei servizi "cloud" si trovano su server che forniscono altri servizi, come la posta elettronica. Un esempio di tale servizio è l'accesso a Google Documents, che è unificato con l'accesso al servizio di posta Gmail. Pertanto, se la password viene rubata da un trojan o da intrusi, avrà accesso non solo alla posta elettronica, ma anche ai documenti dell'utente, che potrebbero contenere informazioni riservate o segreti commerciali.

Quindi cosa abbiamo in fondo? La tecnologia "cloud" è abbastanza in grado di rendere la vita più facile agli utenti ordinari in futuro, oggi è più un mal di testa per gli amministratori di rete, poiché con l'introduzione dell'uso delle tecnologie "cloud" nelle organizzazioni, è probabile che aggiunga un mal di testa dovuto agli utenti che non sono in grado di padroneggiare autonomamente questa tecnologia.